martedì 9 febbraio 2016

Jessica Jones - Un'occasione (parzialemente) mancata

Ieri ho finito la serie Marvel/Netflix Jessica Jones, uscita a fine 2015.

Premetto che sono un fan di vecchia data dei fumetti Marvel e che in generale apprezzo il lavoro dei Marvel Studios e di Netflix nella creazione di un universo (cinematografico e televisivo) condiviso, con i suoi alti ed i suoi bassi - diverso il discorso per Agents of S.H.I.E.L.D., prodotto orrendo di cui forse parleremo in futuro.
Specifico questo per non passare per hater o per fanboy.

Vista la mia ormai nota incapacità di formulare un discorso organico, strutturerò la recensione elencando i "pro" e i "contro" di Jessica Jones.
Sono presenti spoiler minimi sulla trama.


PRO
  • La Jessica Jones dei comics non può dirsi un personaggio particolarmente interessante, almeno non per me. Alias (serie a fumetti che l'ha lanciata) è a suo modo godibile, ma non sono un fan e non mi sarei mai sognato di pretenderne una trasposizione sullo schermo. Nonostante questo, la serie televisiva riesce a sfruttare i (pochi) punti di forza del fumetto e ad usarli per creare qualcosa di originale: otteniamo un prodotto adulto, svincolato sia dalla solita storiella di supereroi sia dal solito poliziesco.
  • Stesso discorso vale per i personaggi di contorno: nonostante non siano certo le punte di diamante dell'universo Marvel, in TV sono quasi tutti ben riusciti. Luke Cage è simpatico, Trish Walker è sopportabile, i vicini di casa scoppiati di Jessica funzionano. Killgrave (qui ribattezzato Kilgrave) riesce almeno inizialmente a stupire e ad essere un po' diverso dai soliti villain Marvel, idem per il cattivissimo Nuke.
  • Gli attori sono bravi, pur senza eccellere. Non aspettatevi il cast di Daredevil, per intenderci, ma non c'è nessun cane.


  • L'atmosfera è ben riuscita: una New York triste e squallida, illuminata dalla fievole luce dei neon. Bella la scelta di riproporre le inquadrature diagonali del disegnatore Michael Gaydos, che danno un tono decisamente fumettoso al prodotto televisivo.
  • La storia di base sarebbe buona nella sua semplicità e i momenti inquietanti e scioccanti non mancano, legati per lo più al villain Kil(l)grave ed alle sue perversioni e malefatte.
  • Per una volta un'eroina che non sia una boyscout: Jessica ha problemi di alcol, è depressa, egoista, bastarda e sfrontata. E se c'è da uccidere, lo fa.
  • La scena della "pecorina" tanto attesa dai lettori: sì, c'è.


CONTRO
  • I troppi buchi nella trama e le troppe "furbate" degli sceneggiatori. Sia chiaro: io non pretendo chissà quale plot e sono più che propenso a una buona dose di sospensione dell'incredulità, ma qui si esagera. In ogni puntata ci sono almeno una o due situazioni che vengono risolte in modo approssimativo o "fuori dalla telecamera", gente che con uno smartphone viola sistemi di sicurezza nazionali, criminali insgamabili che chiamano sul cellulare dei protagonisti facendo comparire nome e cognome sullo schermo, donne di 60 kg che portano energumeni svenuti di 120 kg al quinto piano di una casa. Non sono problemi insormontabili, un occhio ogni tanto lo si può chiudere, ma qui davvero hanno tirato troppo la corda.
  • Come già detto, la trama sarebbe anche interessante, ma è troppo breve e viene "spalmata" su 13 puntate perdendo ben presto la sua grinta. E per cercare di arginare questo problema, la soluzione degli sceneggiatori è quella di far compiere scelte assolutamente nonsense ai personaggi. La frase ripetuta fino al vomito da chiunque nella serie ("dobbiamo prendere/fermare/uccidere Kilgrave") diventa ben presto una barzelletta, visto che per colpa dell'idiozia dei personaggi il tizio riesce sempre a farla franca. Ho perso il conto delle volte in cui Jessica ha avuto il suo nemico a portata di pugno o di sparo o semplicemente avrebbe potuto tirargli un dannato sasso in testa e invece lo fa scappare perché sì, dai, sennò come ci arriviamo alla puntata 13?
  • Direttamente collegata al punto precedente, l'orribile sensazione che in certe scene i personaggi siano imbalsamati: se Jessica in certi momenti ferma le auto in corsa, in altri rimane impalata a guardare gli eventi o viene messa KO dalla vicina di casa scema che impugna un ombrello, permettendo quindi al cattivone di fuggire.


  • L'intreccio alla Beautiful di una particolare situazione, quella di Luke Cage e di sua moglie: davvero ridicola.
  • Il disturbante clima hipster: se Jessica e Luke si salvano (anche se scommetto che i jeans sbiaditi e le giacche di pelle siano improvvisamente tornate di moda in America), Killgrave viene colpito in pieno. Pur essendo l'attore molto bravo, la sua recitazione diventa ben presto stucchevole, così come i suoi look da scemo che, purtroppo, saranno visti come fighi o fashion da parte del pubblico. Idem per Malcolm, vicino di casa di Jessica che passa dalla tossicodipendenza ai look da milanese festaiolo: zio, meglio l'eroina dei risvoltini, credimi.
  • Il politically correct che mai ci abbandona: risolto il problema delle "quote nere" con Luke Cage, Malcolm e il vecchio poliziotto saggio e fortunello (del resto gli manca un mese alla pensione, if you know what I mean), ci si lancia sulle "quote arcobaleno". Al di là della scelta di trasformare un personaggio del fumetto maschio in una donna lesbica, che ok, sinceramente non mi importa, fa abbastanza ridere che ci siano omosessuali ovunque nel corso della serie: come al solito, se si esagera si ottiene bellamente l'effetto contrario a quello voluto.


  • Le scemenze scientifiche: ora, a me davvero non importa nulla di avere realismo in un cinefumetto. Sul serio, perché dovete cercare di spiegarmi la biologia dei poteri di Killgrave sparando parole a caso lette su Wikipedia? Perché dovete farmi vedere improbabili manovre mediche che neanche il Dr. House nelle puntate peggiori?
  • La scelta di attrici diverse per interpretare Jessica e Trish nei flashback: dai, è una roba trash, queste tizie avranno 15-18 anni.
  • Questo più che un "contro" è una bastardata mia, però: capisco che i soldi della televisione non siano quelli del cinema, ma trovare degli stuntmen di Jessica che non fossero uomini grossi e palestrati, visto che lei è una donnetta di 50 kg? L'effetto che si ottiene è questo:


Dopo questo elenco di critiche potreste aspettarvi un voto negativo.
No, il voto della serie per me è ampiamente sufficiente, diciamo un buon 7/10.
Mi premeva sottolineare tutti questi "contro" proprio perché la serie è comunque ben fatta e di qualità: le stesse cose in Agents of S.H.I.E.L.D. non le avrei nemmeno segnalate, perché annegate nel mare di escrementi complessivo.
Jessica Jones rimane invece un prodotto che vale la pena di essere visto, che osa, ma che viene minato da una serie di errori ampiamente evitabili.

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