Questa miniserie autoconclusiva del 2009 è scirtta da Robert Kirkman (autore di The Walking Dead) e disegnata da Cory Walker; consta di cinque numeri ed è stata pubblicata dalla MAX Comics (etichetta Marvel destinata ad un pubblico adulto).
Io ho letto l'edizione italiana della Panini Comics, collana 100% MAX, che raccoglie l'opera e aggiunge un'altra breve storia a sé stante.
Il protagonista è Keene Marlow alias Destroyer, eroe della Seconda Guerra Mondiale ormai anziano e cardiopatico che vuole regolare alcuni conti in sospeso prima di morire.
Trama e storia editoriale (nessuno spoiler)
Kirkman riesuma un personaggio Marvel degli anni '40, il Distruttore, e immagina come potrebbe essere la sua vecchiaia ai giorni nostri.
Nelle vecchie storie Keen Marlow era un giornalista statunitense finito in campo di concentramento, dove aveva fatto amicizia con uno scienziato nazista redento che gli aveva iniettato una variante del siero del supersoldato (quello che trasformò Steve Rogers in Capitan America) permettendogli di fuggire. Destroyer era quindi diventato un superumano e un vigilante che lottava contro i nazisti.
In questa miniserie del 2009 Keene (il nome varia leggermente dall'originale "Keen") ha ormai cent'anni, ha avuto due infarti e ha una grave insufficienza cardiaca: il suo medico pensa che gli resti poco da vivere e gli consiglia caldamente di non sforzarsi. Ciononostante il cocciuto Marlow continua ad operare contro l'Orda, solita organizzazione occulta che mira al controllo del pianeta. Cerca inoltre la sua storica nemesi, Scar.
Più che un vero supereroe, Destroyer è un agente che spalleggia i militari e divide il suo tempo fra il lavoro e la famiglia, composta dalla sua adorata moglie Harriet, sua figlia Felecia e la nipotina Haley. Ha inoltre un particolare rapporto con suo genero Darius, ex-supereroe e suo allievo.
Come nelle altre storie MAX, non è dato sapere se ci siano siano (o quali siano) gli altri personaggi Marvel in questo universo.
Cosa mi è piaciuto
- L'idea di base: prendere un vecchio personaggio e rivalutarlo in chiave contemporanea si rivela una mossa vincente.
- La storia: in realtà è piuttosto semplice e lineare, ma non è priva di sorprese. Il tema del "regolamento di conti" non stanca mai.
- Lo stile: l'ultraviolenza è un marchio di fabbrico della MAX e anche stavolta non delude. Non manca inoltre l'elemento grottesco e nemmeno i momenti toccanti.
- I personaggi: Keene è un vecchietto tarchiato che sembra uscito da una bocciofila, ma picchia come un fabbro. E' sfrontato, coraggioso e determinato: il lettore non può che provare simpatia per lui. Anche i personaggi di contorno sono efficaci, per non parlare dei villain (una fantasia di trashissimi freak).
- I disegni: regolari, potenti e dinamici. Sangue che vernicia i corpi ed azione anabolizzata, ma le tavole sono chiare non troppo cariche di dettagli. Anche i costumi funzionano: gli orribili vestiti da clown del Distruttore della Golden Age vengono riutilizzati e riadattati ma non stonano, sono perfettamente in linea con il resto dell'ambientazione.
- La somiglianza con Hellboy: sono un grandissimo fan dei fumetti di Mike Mignola e Destroyer non può che ricordarmeli. Un agente cazzuto e di poche parole che opera insieme a militari per sconfiggere nazisti e mostri di ogni genere? Per me ha già vinto. Tra l'altro ho notato che il personaggio dell'Aragosta, vigilante ammazza-nazi creato da Mignola, ricorda molto il vecchio Distruttore della Timely Comics.
Cosa non mi è piaciuto
- Il modo di scrivere di Kirkman è un po' sbrigativo, i dialoghi sono talvolta scontati e, nonostante la trama abbia qualche sorpresa, un minimo di inventiva in più sarebbe stata gradita.
- Keene Marlow è decisamente troppo forte: a parte la spada di Damocle della cardiopatia, è un superuomo che si fa rimbalzare i proiettili in testa senza mai farsi nemmeno un graffio. Sarebbe stato bene depotenziarlo un po' per aumentare l'apprensione del lettore per questo simpatico personaggio.
La storia in appendice
Come ho accennato sopra, l'edizione italiana 100% MAX contiene una breve storia di Destroyer ambientata nella Seconda Guerra Mondiale. Non si tratta tuttavia di un vero fumetto d'epoca, bensì di un racconto del 2009 scritto da John Arcudi e disegnato da Steve Ellis. Niente di speciale, ma si fa leggere.
Tirando le somme
Destroyer del 2009 è una miniserie imperdibile? No.
Resta comunque una lettura molto piacevole per gli amanti del genere splatter e in generale degli action comics.
Ho scoperto questo fumetto in un video di Grizzly's Comics World. Vi consiglio di seguire il suo canale, è un vero Piero Angela del fumetto americano.
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