Presto, quindi, il popolo dei non-lettori di fumetti avrà modo di conoscere ed amare Stephen Strange, il Signore delle arti mistiche, che al cinema avrà il volto di Benedict Cumberbatch.
Ad oggi il Dottore è il mio personaggio Marvel preferito: questo perché, a mio parere, rappresenta il perfetto supereroe, per una serie di motivi che elencherò.
Se non sapete chi sia il Dr. Strange potete tranquillamente consultare la fonte di ogni sapere (Wikipedia).
Mi limito a ricordarvi che Stephen Strange è stato creato nel 1963 da Stan Lee e Steve Ditko.
Chirurgo tanto talentuoso quanto arrogante, Stephen perde parzialmente l'uso delle mani in un incidente. Non potendo più lavorare, spende tutti i suoi risparmi in cerca di una cura. Viene a sapere dell'esistenza di un guaritore tibetano, l'Antico: lo raggiunge nel suo tempio, dove scopre che costui è il Mago Supremo, un mistico votato alla protezione della Terra dalle minacce extradimensionali. L'Antico dice a Stephen che non può curare le sue mani, ma la sua anima sì. Il Dr. Strange diventa quindi un suo allievo e in seguito ne eredita la carica.
Perché dunque un eccentrico mago nato negli anni '70 tra i sogni dell'LSD dovrebbe essere il perfetto supereroe?
Ecco qualche motivazione.
- Un evento traumatico cambia la vita di Stephen, ma lui ha la forza di trasformare una tragedia (il parziale handicap fisico e la fine della carriera) in un vantaggio per sé e soprattutto per il resto del mondo.
- Il protagonista è in grado di riscattarsi moralmente: un uomo superbo e avido riesce a cambiare e a diventare altruista.
- Nessuno gli ha mai regalato niente: né la sua carriera da chirurgo, né i suoi poteri magici. Non è un alieno potentissimo, non è un miliardario dalla nascita e non è stato morso da un ragno radioattivo: Strange è un uomo normale che ha ottenuto tutto studiando (sia sui libri di medicina, sia sui libri di magia).
- La grandezza delle sue imprese è eccezionale: il Mago Supremo ha un'intera dimensione da proteggere da minacce inconcepibili (mostri, stregoni, divinità del caos), eppure lo fa da solo, senza sosta e senza arrendersi.
- Non cerca la gloria, né la fama: fa quello che deve nell'ombra, nella solitudine, per puro senso del dovere e per filantropia. Non ha reddito, non ha riconoscimenti, ma non molla.
- Fa quello che c'è da fare senza porsi inutili limiti e senza rifarsi a chissà quali ideali: la sua missione è la protezione del mondo e degli innocenti da forze oscure ed ostili, ha ben chiaro il suo obiettivo e fa di tutto per portarlo a termine.
- Fatica e fallisce: questo si vede molto bene nelle prime storie, dove Strange non è assolutamente un essere onnipotente, bensì un ingegnoso stregone che non di rado si trova in difficoltà.
- Nelle storie si dimostra spesso un punto di riferimento e una guida (nonché un deus ex machina) per altri supereroi più famosi e amati di lui.
- Come ogni supereroe che si rispetti, ha una spalla: il fido Wong, che è molto più di un servitore.
- Ha un orrendo costume blu, un mantello rosso e vola: più supereroe di così!
In attesa del film vi consiglio quindi di leggere, se non lo avete mai fatto, le storie di questo meraviglioso (e strano) personaggio.
Per i Vishanti!
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