Essenza filosofica di questa rubrica: non venitemi a dire "mi piace la musica ma ascolto solo indie-rock". È come dire "mi piace la frutta ma ingollo solo banane nere": qui ce ne freghiamo della classificazione in generi musicali.
Se vi piace la Musica ve ne sbattete le olive e ascoltate tutto quello che vi capita sott'orecchio, ve ne fregate se gli altri vi dicono che questo o quell'artista suonano alla cazzo (anche se, a dirla tutta, Ron Jeremy ha eseguito dei brani sbattendo il suo arnese sul pianoforte), se quel tale è mainstream o se lo ascoltano solo nei bagni della stazione dei treni di Calcutta. Qui si ascolta di tutto, senza pregiudizi e senza tante storie.
Non vi aspettate dei post alla Noisey o alla Rolling Stone dove non si capisce una benedetta fava e avete imparato sull'artista tanto quanto un muratore uzbeko sul limite di Chandrasekhar. Ogni tanto vi lascerò dei pezzi che per me sono interessanti e a cui potrete dare o meno un ascolto: tutto sta in voi.
Oggi parto con un trittico, pezzi connessi dalle emozioni che trasmettono, dalla purezza dei suoni e armonie. Siete seguaci di Ludovico Einaudi e dopo esservi esaltati per i pezzi solo-piano vi han lasciato un po' delusi le sinfonie dell'ultimo album (Elements)? Siete passati agli ambienti infiniti evocati dai pezzi dei Sigur Ròs ma siete insaziabili e volete sempre di più?
Se siete alla ricerca di quel qualcosa di più per essere in pace con voi stessi nella ricerca della quintessenza musicale, cuffie in testa e via.
Si parte con un pezzo impronunciabile di Olafur Arnalds (album: ...And They Have Escaped the Weight of Darkness), artista islandese; si passa per Jònsi & Alex (compaesani del primo) con Happines e si chiude con un pezzo degli M83 (Un Noveaus Soleil).
Ditemi che ne pensate.
Se siete alla ricerca di quel qualcosa di più per essere in pace con voi stessi nella ricerca della quintessenza musicale, cuffie in testa e via.
Si parte con un pezzo impronunciabile di Olafur Arnalds (album: ...And They Have Escaped the Weight of Darkness), artista islandese; si passa per Jònsi & Alex (compaesani del primo) con Happines e si chiude con un pezzo degli M83 (Un Noveaus Soleil).
Ditemi che ne pensate.
Francesco
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